venerdì 23 marzo 2012

La "liberalizzazione" del colpo di frusta


Molti sicuramente lo hanno avuto, spesso più di una volta, e tutti hanno sentito parlare del famigerato colpo di frusta o trauma distorsivo del rachide cervicale perché è la patologia più frequente nella infortunistica stradale; infatti, nel classico tamponamento, il capo ha un movimento prima di estensione e poi di flessione  con conseguente contrattura dei muscoli del collo, dolore,  rigidità dei movimenti e spesso anche sintomi accessori che riguardano l’apparato uditivo (acufeni cioè fischi), l’apparato vestibolare (vertigini e nausea) e cefalea spesso di tipo muscolo-tensivo.

Colonna vertebrale normale:
si noti la curva anteriore (lordosi)

Dal 1 marzo di quest’anno, grazie al nuovo governo tecnico, per dire “ho dolore al collo” ci vogliono le prove, cioè non è più sufficiente la sintomatologia soggettiva manifestata dal paziente, ma bisogna eseguire un esame strumentale come ad esempio una radiografia come quelle qui mostrate: quello in basso ha avuto un colpo di frusta e si noti, come indica la riga rossa, come tutte le vertebre siano impilate una sopra l’altra senza la curvatura tipica anteriore (lordosi fisiologica), che invece è evidente nella radiografia in alto di un rachide cervicale normale.



Colonna cervicale caratterizzata da colpo
di frusta con perdita della curva anteriore
Ricapitolando: se avete un incidente stradale e lamentate dolore al collo e vi recate in un pronto soccorso ed avete la fortuna che qualcuno vi faccia una radiografia al collo e si riscontri la perdita della fisiologica lordosi cervicale, allora forse avete un colpo di frusta. Ma in medicina, purtroppo, l’oggettività del dolore non è stata ancora provata e la sintomatologia, buona parte delle volte, è soggettiva e non oggettiva, un po’ come se qualcuno volesse avere le prove effettive che vi sono realmente venuti i crampi durante una partita di calcio o che avete dolore durante una colica addominale.





Ma mi chiedo: anche l’abolizione del colpo di frusta contribuisce a far calare lo spread????? E in maniera oggettiva? Oppure è solo un grosso regalo alle compagnie assicurative?



2 commenti:

  1. Che tristezza dottore, ha proprio ragione! A questo mondo non ci crede più nessuno!
    Complimenti per i suoi articoli, sono molto utili ed interessanti.
    Buon lavoro,

    Ruggero

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  2. Grazie dei complimenti, speriamo in bene per il futuro!

    Cari saluti,
    Dott. Leonardo Donati

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